Garante Prestito – Informazioni Utili

Il garante di un prestito è una persona terza, rispetto al rapporto tra banca o società finanziaria e debitore principale, che s’impegna in solido a pagare le rate del prestito al posto di quest’ultimo, qualora non rispetti le scadenze.

Sebbene non sia, quindi, colui che ha contratto il prestito, egli s’impegna a pagarlo al posto del debitore principale per i casi di inadempienza e, pertanto, ricadono sulla sua persona le stesse conseguenze previste per il primo, nel caso in cui non si dia seguito alla garanzia.

Infatti, è importante precisare che il garante s’impegna a ché il pagamento delle rate avvenga nel rispetto delle scadenze. Questo significa che è suo compito verificare mensilmente o ad ogni altra frequenza di scadenza, che il pagamento sia avvenuto. Questo è un aspetto spesso sottovalutato dal garante, che pensa (sbagliando) che la sua garanzia valga solo dopo la sollecitazione della banca o finanziaria erogatrice, che segnali l’inadempienza del debitore principale.
E’ bene, quindi, fornire la garanzia solo a soggetti con cui si ha la possibilità di intrattenere un rapporto costante e con cui si comunica agevolmente. E di norma, il garante è un parente (spesso, un genitore) o un amico.

Nel caso in cui non sia rispettata una o più scadenze e il garante non ne viene a conoscenza e, pertanto, non provvede al pagamento delle rate tardate, egli rischia ugualmente di essere segnalato al Crif, così come il debitore principale.

Altro aspetto da considerare è che la garanzia restringe anche ai fini formali la sua disponibilità di reddito, per cui, qualora egli volesse accendere un finanziamento per sé, al Crif risulterà già esposto per una certa quota, con il rischio che il prestito non venga concesso perché il reddito disponibile (al netto della garanzia) risulti non congruo.
I motivi per cui si richiede la firma di un garante possono essere vari: perché il debitore principale non gode di un reddito stabile e/o sufficiente (ad es.: lavoratore a tempo determinato, co.co.pro., etc.) e non possiede beni immobili su cui iscrivere ipoteca a garanzia del finanziamento o desideri non impegnarli; perché la banca o la finanziaria ritenga opportuna una garanzia ulteriore, magari a seguito di un precedente protesto o dell’iscrizione al Crif come cattivo pagatore.

I requisiti richiesti a un garante sono i medesimi previsti per il debitore principale, ossia il possesso di un reddito stabile, meglio se derivante da un rapporto di lavoro subordinato, la proprietà di immobili, assenza di precedenti protesti o iscrizioni al Crif come cattivo pagatore.

Per importi bassi, tuttavia, e a seconda delle condizioni, l’istituto potrebbe chiudere un occhio sul possesso di tutti i requisiti, visto che si tratta comunque di una garanzia supplementare.