In un articolo precedente abbiamo spiegato cosa sono il TAN e il TAEG, oggi vediamo come effettuare il calcolo del TAEG di un prestito.
Il TAEG o Tasso Annuo Effettivo Globale è il costo reale di un finanziamento, nel senso che indica l’esborso che effettivamente dovrà sostenere il cliente per ottenere un prestito, espresso su base percentuale annua.
Quando si contrare un prestito, infatti, oltre al tasso applicato dalla banca o dalla società finanziaria, esiste tutta una serie di altri costi, che gravano sul finanziamento. Si va dalle spese di istruttoria, a quelle di assicurazione, di bollo, di invio rata a domicilio, di incasso, notarili.
In genere, queste spese sono fisse, ossia non variano al crescere del prestito, per cui si determina una divaricazione crescente tra TAN. Tasso Annuo Netto, e TAEG, al diminuire della somma erogata, perché è evidente che i costi fissi tendono a incidere maggiormente sui piccoli prestiti. Da qui, il fatto che il TAEG è sempre superiore al TAN e tende ad essere relativemente più alto per i piccoli importi, mentre la differenza col TAN si riduce, man mano che cresce l’entità della somma prestata.
Ai soli fini dimostrativi facciamo un esempio, avvertendo, però, che il calcolo del TAEG sarebbe più puntuale di come vedremo adesso. Poniamo che una banca ci abbia prestato 5 mila euro, da rimborsare in 24 rate mensili, ossia in due anni, al TAN del 5%. Poniamo anche che tutte le altre spese siano state pari a 300 euro. Il TAEG sarà pari al TAN più l’incidenza percentuale dei 300 euro sui 5.000 euro, spalmati su due anni., ossia circa il 3% in più sul TAN, intorno all’8%. In realtà, come sopra accennato, le percentuali saranno diverse, perché bisogna tenere in considerazione che le rate vengono rimborsate ogni mese e non alla fine del biennio.
Se anziché dei 5.000 euro, la somma presa in prestito fosse di 20.000 euro, i 300 euro inciderebbero su una cifrra 4 volte superiore e il TAEG risulterebbe molto più prossimo al TAN, a dimostrazione che su cifre elevate, i due tassi tendono ad avvicinarsi.
La legge impone ai creditori di esporre sempre sia i TAN che i TAEG, in modo che il cliente di faccia un’idea precisa della cifra che andrà a sostenere effettivamente.
Capita spesso di sentire dire di una promozione su un bene venduto ratealmente a tasso zero. In verità, zero sarà il TAN, ma il TAEG dovrà certamente essere positivo, per quanto contenuto, altrimenti il commerciante dovrebbe sobbarcarsi le spese accessorie del finanziamento, cosa che in qualche caso raro eppure avviene per incentivare le vendite, ma molto meno di quanto si immagini.