Quando non si dispone di liquidità sufficiente per fare acquisti di una certa rilevanza (auto, casa, etc.) o per esigenzie quotidiane più ordinarie, il ricorso a un prestito bancario o di un qualche istituto finanziario potrebbe essere la soluzione alla portata, sempre se si dispongono dei requisiti necessari per ottenerlo.
Il processo per ottenere concretamente la liquidità prevede diversi passi, richiesta – istruttoria – erogazione, in caso di accettazione da parte dell’istituto.
Nella prima fase, il cliente chiede alla banca o all’agenzia finanziaria di ottenere un prestito, esibendo la documentazione necessaria per esaminare la pratica. Attenzione, però. Nel caso del credito al consumo, l’acquirente di un bene (auto, elettrodomestico, etc.) spesso non entra nemmeno in contatto con il finanziatore, limitandosi a presentare i documenti al commerciante, il quale provvederà per conto del cliente a fare richiesta del finanziamento e a ottenere la liquidità necessaria all’acquisto.
Una volta presentata la richiesta, l’istituto darà vita a un’istruttoria, che a seconda dei casi può richiedere l’impiego di un paio di giorni lavorativi, fino a un massimo di un paio di settimane in media, nei casi di mutui. Alla fine di questa fase, il creditore accetta o respinge la richiesta. Nel caso di accettazione, dovrà provvedere all’erogazione del prestito, ossia all’accredito effettivo della somma.
Possono essere varie le modalità di erogazione di un prestito. Il più semplice consiste nella consegna del denaro contante al cliente, anche se ciò avviene piuttosto raramente. Infatti, le banche o le finanziarie sono solite accreditare il denaro o inviando al domicilio del cliente un assegno circolare, oppure accreditando la somma sul conto corrente indicato.
Nel caso sopra indicato di finanziamento finalizzato, ossia di credito al consumo, erogato per l’acquisto di beni e servizi, può accadere il più delle volte che, così come il cliente non entra in contatto con la banca/finanziaria al momento della richiesta di denaro, allo stesso tempo non gli sarà erogata la liquidità direttamente, ma questa sarà ottenuta dal commerciante/rivenditore che ha fatto da tramite per la pratica.
In ogni caso, quale che sia il metodo di erogazione del prestito, la certezza è che il finanziamento dovrà essere rimborsato dalla persona che ne beneficia, tramite una procedura di ammortamento. Esso consiste nel pagamento di rate periodiche, generalmente a cadenza mensili, comprensive sia del capitale ottenuto, sia dell’interesse da corrispondere al creditore quale remunerazione per il finanziamento da questi concesso.
Il rimborso potrà avvenire con il pagamento tramite bollettini postali, che la banca o finanziaria avrà cura di inviare al domicilio del cliente già compilate, in modo da evitare disguidi; in alternativa, il prestito potrà essere estinto con procedura RID, ossia con prelievi automatici alla scadenza delle rate dal conto corrente del debitore. Quest’ultimo metodo è assai indicato per quanti vogliano evitare il fastidio di recarsi mensilmente alla posta per effettuare il pagamento e il rischio di saltare qualche rata per dimenticanza.
Quanto ai tempi di erogazione del prestito, si va dalle 24-48 ore dalla richiesta, nei casi migliori fino alla media di 4-5 giorni lavorativi, nella maggioranza della casistica. Molto dipende da alcuni fattori. In primis, il tipo di prestito. Spesso, sentiamo parlare di prestiti online o veloci, rapidi. Essi hanno tutti la caratteristica di prevedere tempi celeri per l’accredito effettivo del denaro al cliente.
Tuttavia, la celerità è funzione sia dei requisiti presentati dal richiedente, sia dell’entità del finanziamento. Ad esempio, un piccolo prestito (nell’ordine di qualche migliaio di euro) ha più probabilità di essere erogato in un lasso di tempo minore, rispetto a un finanziamento più cospicuo. Ciò, perché pur restando la procedura identica, è normale che per cifre più grosse, la banca o la finanziaria facciano più attenzione in fase istruttoria.
Altro elemento che incide sulla tempistica è la disponibilità già all’atto della richiesta di tutta la documentazione pronta da parte del richiedente, nonché dei requisiti necessari all’ottenimento del denaro. Se manca un qualche documento o se l’istituto è costretto a sollecitare l’esibizione di una qualche garanzia aggiuntiva, oltre a quelle rilasciate, i tempi dell’istruttoria si allungano e l’erogazione potrebbe richiedere alcuni giorni in più per essere effettuata. Ricordiamo, a tale proposito, che i documenti comuni per accedere a tutti i finanziamenti sono il documento di identità valido, il codice fiscale, la busta paga nel caso di un lavoratore dipendente assunto a tempo indeterminato da più di sei mesi; il cedolino di pensione per i pensionati; il modello Unico per i lavoratori autonomi, gli imprenditori e i liberi professionisti. Qualora non si disponesse della garanzia reddituale, potrebbe risultare obbligatoria l’esibizione di una garanzia reale (ipoteca su un immobile di proprietà) o personale (fideiussione o terzo garante).
In genere, i prestiti online presentano tempi di erogazione minori di un classico prestito bancario, grazie alla struttura snella dei primi, che possono fare a meno della “burocrazia” tipica di un istituto fisico. Tuttavia, è bene fare presente che molto raramente esistono finanziamenti erogati in 24 ore, perché un minimo di fase istruttoria, per quanto rapida, è pur sempre necessaria.