Tra i prestiti Postepay, SpecialCash eroga liquidità fino a un importo totale di 1.500 euro ai titolari di Carta Postepay, attraverso tre piani diversi di ricarica: si ha la possibilità di richiedere liquidità pari a 750 euro, da rimborsare in 15 rate mensili, 1000 euro da rimborsare in 20 rate e 1.500 in 24 rate. Gli oneri del finanziamento consistono nel pagamento di una commissione dello 0,6% della somma erogata, moltiplicata per il numero delle rate, più 16 euro di imposta di bollo, che saranno corrisposti con il pagamento dell’ultima rata, più 2 euro per l’invio di ciascuna comunicazione periodica (minimo una all’anno). Non sono previste altre spese.
La peculiarità di questo finanziamento è che è stato pensato per coloro che normalmente non possono accedere al credito, in quanto sprovvisti di una garanzia di reddito. Infatti, SpecialCash viene erogato a tutti i richiedenti tra i 18 e i 70 anni, pur in assenza della busta paga, né vengono richieste garanzie supplementari (reali o personali), dato anche il modesto importo offerto. Il prestito è collocato da Poste Italiane, ma erogato da Compass.
La richiesta va inoltrata a Poste Italiane, ma va sottolineato che solo gli uffici postali più grandi si occupano di questo prodotto, anche se la fase istruttoria è delegata alla Compass, che si occupa di erogare effettivamente il prestito. Poste Italiane non fa prestiti, mutui e non concede fidi direttamente, ma per farlo deve appoggiarsi alle società finanziarie.Oltre ai prestiti legati a Postepay, Poste Italiane presenta altri finanziamenti, come Prontissimo BancoPosta, Prestito BancoPosta e Quinto BancoPosta.
Il primo eroga liquidità dai 1.750 ai 20.000 euro, da rimborsare in 24-84 rate mensili, tramite il pagamento con bollettini postali o procedura RID, ossia con prelievo diretto dal conto corrente. Prestito BancoPosta accredita, invece, dai 1.500 ai 30.000 euro, da rimborsare in 12-84 rate mensili. L’erogazione avviene con accredito su BancoPosta.
Quinto BancoPosta è la cessione del quinto di Poste Italiane, concessa ai lavoratori dipendenti pubblici e ai pensionati, anche se sprovvisti di conto corrente postale o bancario. La rata mensile non può eccedere il quinto dello stipendio o della pensione al netto delle tasse, dei contributi e di eventuali altre rate ancora da pagare su debiti accessi in precedenza. La liquidità massima erogabile dipende dal reddito del cliente. Le rate mensili variano da un minimo di 36 a un massimo di 120.
Questo prestito è accessibile dai 18 ai 67 anni, nel caso dei dipendenti pubblici, dove l’età massima è in funzione dell’età pensionabile, ovvero sono finanziabili i clienti uomini con anzianità di servizio minima di 3 anni e massima di 43 anni e donne con anzianità minima di 3 anni e massima di 42 anni.