Oggi spieghiamo cosa sono i prestiti cambializzati a cattivi pagatori e come ottenerli.
I cattivi pagatori hanno difficoltà di accesso al credito, in quanto la loro iscrizione al Crif, a seguito di problemi in precedenti casi di rimborso di prestiti, segnalerà alle banche e alle società finanziarie la condizione di rischio del potenziale cliente.
Tra i finanziamenti accessibili, i cattivi pagatori avranno a disposizione i prestiti cambializzati, grazie alle solide garanzie da questi fornite al creditore.
I prestiti cambializzati sono finanziamenti, per i quali il debitore fornisce alla banca o alla società finanziaria le cambiali firmate a garanzia dell’importo erogato. Tali cambiali vengono consegnate al creditore e da questi restituite al cliente, man mano che saranno onorate le scadenze di pagamento. In altri termini, la cambiale funge anche da ricevuta di pagamento. Essa costituisce titolo legale per l’escussione dei beni del debitore, nei casi di sua inadempienza, fino al soddisfacimento del credito vantato.
Questa pratica era caduta in disuso fino a qualche anno fa, ma a causa della crisi economica, che in Italia ha portato a una forte contrazione del credito erogato alle famiglie e alle imprese, è tornato clamorosamente di moda.
Per accedere a un prestito cambializzato è necessario presentare la stessa documentazione richiesta per le altre forme di finanziamento personale. I lavoratori dipendenti dovranno esibire almeno l’ultima busta paga, se assunti a tempo indeterminato da un certo numero di mesi; i lavoratori autonomi, liberi professionisti e gli imprenditori dovranno portare con sé l’ultimo modello Unico, mentre i pensionati il cedolino di pensione. Per tutti sono richiesti anche il codice fiscale e un documento di riconoscimento in corso di validità.
Nel caso in cui non si abbia una busta paga o alcun reddito da esibire a garanzia, potrebbe essere necessaria almeno una garanzia reale o personale, ossia l’iscrizione di ipoteca su un immobile di proprietà o la firma di un terzo garante.
In quest’ultimo caso, il garante è co-obbligato in solido al rimborso del prestito, avendo cura di accertarsi che siano rispettate tutte le scadenze di pagamento, altrimenti potrebbe incorrere nell’iscrizione al Crif come cattivo pagatore, anche se non fosse stato effettivamente al corrente del salto di una o più rate.
Negli ultimi tempi, proprio a causa della crisi e dell’impennata delle sofferenze creditizie, alcune banche e società finanziarie limitano i prestiti cambializzati ai soli lavoratori dipendenti con contratto a tempo indeterminato, anche se le offerte restano accessibili per i cattivi pagatori, grazie alla garanzia della cambiale, oltre che della busta paga.