Per prestiti facili non s’intende una vera categoria di finanziamenti, bensì si suole indicare quelli che sulla base dell’esperienza quotidiana dovrebbero essere erogati più agevolmente di altri, ossia a condizioni migliori e più velocemente.
Soprattutto in rete, capita spesso di assistere a messaggi promozionali, che garantiscono l’erogazione di finanziamenti anche per diverse decine di migliaia di euro in poche ore. Pur non escludendosi a priori che ciò possa accadere, è risaputo come si tratti di eccezioni, piuttosto che di una regola. Quasi mai, infatti, un accredito avviene in poche ore dalla richiesta, perché la fase istruttoria è necessaria e nessuna banca o finanziaria sarebbe disposta a rinunciarvi, senza avere prima visionato la storia creditizia del richiedente, interpellando la Centrale Rischi, e visionato le garanzie da questi esibite.
Possiamo anche affermare che i prestiti facili sarebbero i sinonimi dei prestiti veloci, dei piccoli prestiti e dei prestiti online. Spesso, tutte queste categorie coincidono, perché hanno caratteristiche simili tra loro.
In genere, un prestito è “facile”, quando non impiega un’istruttoria relativamente lunga per la sua erogazione. Questo, però, è possibile quando si richiede una somma bassa (qualche migliaio di euro) o quando si esibiscono garanzie solide (busta paga, TFR, doppia firma, garanzia reale, etc.) e già all’atto della richiesta. In più, i tempi di accredito delle somme sono spesso inferiori per i prestiti online, ossia richiesti in rete.
Inoltre, i prestiti facili dovrebbero mostrarsi anche relativamente a buon mercato, ovvero presentare tassi più contenuti degli altri. Anche in questo caso, parliamo spesso di finanziamenti ottenuti in rete, i quali sfruttano i vantaggi dell’assenza dei costi classici dell’intermediazione tradizionale degli istituti “fisici” (affitti, luce, personale, etc.) per abbassare i tassi applicati sul prestito.
Non è sempre possibile che tutti questi aspetti convivano allo stesso tempo. Ad esempio, per quanto i costi possano essere compressi, i piccoli prestiti presentano un TAEG generalmente alto, visto che esso comprende anche gli oneri relativi alle altre spese diverse dal tasso vero e proprio, come quelle di istruttoria, di invio della rata a domicilio, di assicurazione, etc., il cui importo fisso determina una maggiore incidenza sulle somme di minore entità.
Facciamo un esempio: se i costi diversi dal tasso dovessero ammontare a 150 euro in tutto e la somma erogata fosse di 3.000 euro in 2 anni, essi peseranno per il 5%, ossia per il 2,5% all’anno. Qualora gli stessi costi gravassero su una somma di 10.000 euro, il loro peso si ridurrebbero all’1,5%, ossia allo 0,75% all’anno. E’ evidente come il TAEG risulterà, a parità di TAN, più alto nel primo caso dell’1,75%.
Affinché un prestito possa, poi, essere erogato in tempi veloci, è necessario che tutta la documentazione necessaria sia esibita già al momento della richiesta, in modo da non perdere inutilmente tempo. Pertanto, i lavoratori dipendenti dovranno tenere con sé almeno l’ultima busta paga, i lavoratori autonomi il Modello Unico e i pensionati il cedolino di pensione. Per tutti sono necessari anche un documento di identità in corso di validità e il codice fiscale o tessera sanitaria. E a tale proposito, va anche consigliato di non inviare più richieste contemporaneamente, in quanto la banca dovrà previamente verificare le ragioni di tale comportamento, allungando così la fase istruttoria e potenzialmente rischiandosi di vedere negato il prestito. L’invio di richieste multiple potrebbe essere avvertito, infatti, come un atteggiamento sospetto e potrebbe portare al diniego della pratica.
Qualora, invece, non si disponesse di un reddito da lavoro, un prestito facile potrebbe lo stesso essere consesso, a patto che il richiedente esibisca altre garanzie. Se è proprietario di un immobile di proprietà, egli potrà fare iscrivere ipoteca su di esso (garanzia reale), per cui la banca o finanziaria potrà adire il giudice nel caso di inadempienza e chiedere che l’immobile sia messo all’asta e con il ricavato potrà soddisfarsi dell’eventuale credito vantato. Se, invece, un amico o un parente volesse prestare garanzia con la sua firma (garanzia personale), siamo di fronte a una fideiussione, che implicherà che il terzo s’impegna a saldare il debito residuo eventualmente non onorato dall’obbligato principale, accertandosi anche che sia rispettata ciascuna scadenza di pagamento.
E’ evidente, però, che l’analisi di una garanzia reale o personale richiederà ulteriore tempo in fase istruttoria, per cui difficilmente l’erogazione della somma potrà avvenire nel giro di poche ore, allorquando si avesse tutta la documentazione già pronta al momento stesso della richiesta.
A volte, per prestito facile s’intende proprio un finanziamento che viene accreditato senza la disponibilità di una busta paga. Ma per quanto appena detto, non si tratta di un prestito privo di garanzie, bensì che ne prevede altre.
Facciamo presente, infine, che per quanto un prestito possa essere presentato come facile e immediato, difficilmente potrà essere erogato in meno di 2 o 3 giorni lavorativi dalla data della richiesta, perché per quanto minima, la fase istruttoria deve comunque essere realizzata. Va da sé che i tempi più celeri e le condizioni più favorevoli saranno garantiti ai clienti con la busta paga.