Oggi spieghiamo cosa sono i prestiti revolving.
Negli ultimi anni, si stanno diffondendo sempre più tra le famiglie particolari tipi di prestiti, legati all’erogazione delle carte revolving o ricaricabili. Si tratta a ben vedere di un fenomeno particolarmente legato alla crisi in cui molte di loro si sono imbattute o anche alle abitudini di consumo.
In sostanza, con la carta revolving, l’istituto emittente concede al cliente un fido, in genere, dall’importo massimo di qualche migliaio di euro. Con questo denaro, il titolare potrà effettuare gli acquisti presso supermercati e negozi o prelevare denaro presso gli ATM. In cambio, egli sarà vincolato a rimborsare ratealmente almeno una percentuale minima (5%?) del fido utilizzato, attraverso rate periodiche comprensive degli interessi, che generalmente arrivano finanche oltre il 20%. Non solo. Man mano che il prestito viene rimborsato, il fido sarà ricostituito per la somma corrispondente, vale a dire che sarà disponibile per il titolare della carta anche il capitale appena rimborsato, oltre all’eventuale fido residuo. Esempio: se il fido concessoi è di 2.500 euro e il cliente ha utilizzato 500 euro per gli acquisti, se ha già rimborsato di questi 300 euro più gli interessi, il fido disponibile sarà pari a 2.200 euro.
In sostanza, la carta si ricarica automaticamente e questo consente al cliente di ottenere un prestito quasi continuo, ma le cui conseguenze possono anche essere molto negative per la tenuta finanziaria dei conti familiari, in quanto l’illusione di un credito senza fine e la comodità di rimborsare le rate senza fretta inducono molte famiglie a ignorare il reale costo del prestito revolving, che arriva ad essere tra i più alti delle categorie di finanziamento diffuse in Italia.
Da un punto di vista pratico, il prestito revolving si ottiene facendo richiesta di una carta, del tutto simile a quella di credito. Si tratta di una tessera con una banda magnetica e un microchip, che deve essere inserita al POS, quando si fanno acquisti, digitando il codice PIN. La stessa carta può essere utilizzata anche per prelevare denaro contante presso un ATM, sempre avendo cura di digitare il codice PIN.
Capita spesso che le banche, ai fini promozionali, inviino al cliente la carta revolving, allegando una descrizione delle condizioni contrattuali. Qualora si desideri effettivamente avvalersene, però, sarà necessario recarsi presso la filiale più vicina dell’istituto e chiedere l’attivazione della carta. Nel caso non si fosse interessati, non si dovrà fare nulla, se non ignorare la missiva.
Da un punto di vista strettamente formale, il prestito revolving non sarebbe uguale alla carta revolving, differenziandosi sostanzialmente per l’assenza di una tessera fisica, ma avendo caratteristiche del tutto simili. Nel linguaggio comune, però, spesso le due espressioni sono accomunate.